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Spesso le persone si meravigliano di stare ancora tanto male per eventi del passato, distanti svariati anni, eppure non è lo scorrere del tempo, in se per se, che fa guarire le ferite, ma è COME ci prendiamo cura di tali ferite.
Il tempo non è un fattore sufficiente, dobbiamo scegliere e decidere di affrontare certi eventi e il dolore che ne è conseguito.

Contrariamente a quanto si credeva anni fa, grazie alle moderne tecniche di indagine nelle neuroscienze, è stato accertato che nel nostro sistema nervoso esistono PLASTICITA' e SVILUPPO in ogni fase della vita, non è assolutamente vero che dopo una certa età non siamo più in grado di apprendere o di migliorare sia da un punto di vista fisico che mentale. Questa nostra plasticità del cervello si osserva in diversi aspetti, i più rilevanti e comprensibili per noi sono questi:
-si possono modificare i RAPPORTI tra le cellule, c'è quindi la capacità di rispondere a stimoli diversi e nuovi
-esiste la NEUROGENESI, ovvero la capacità di creare nuovi neuroni (cellule del sistema nervoso) e cellule gliali, ovvero quelle cellule che hanno funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni, assicurandone  l'isolamento e la protezione da corpi estranei in caso di lesioni.
Come sottolineo sempre nei miei corsi, questi fenomeni di plasticità possono verificarsi in seguito a qualsiasi esperienza: relazioni, emozioni, stimoli fisiologici, esercizi di movimento o di abilità cognitive, stimolazioni sensoriali. Questo è possibile proprio perchè ogni esperienza genera una attivazione dei neuroni, un "allenamento" del cervello.
Quando parliamo di maggiore plasticità neuronale intendiamo anche una maggiore velocità di elaborazione delle informazioni, questo perché ogni esperienza favorisce lo sviluppo della mielinala guaina protettiva dei neuroni; la quantità di mielina di cui sono rivestiti i neuroni è in grado di velocizzare la trasmissione di un segnale nervoso fino a renderlo 10 volte più rapido.
Tutte queste osservazioni ci confermano che il nostro sistema nervoso è molto più flessibile di quanto si pensi, che si può cambiare e migliorare sempre e a qualsiasi età, è però fondamentale il rispetto delle "regole della plasticità":

                                                                                                                            

L'inizio di un nuovo anno si avvicina ed è il momento per formulare non solo i cosiddetti "buoni PROPOSITI", ma soprattutto veri e propri OBIETTIVI, NUOVI OBIETTIVI da raggiungere per migliorare la qualità della nostra vita.
La verità è che spesso la nostra parte MIGLIORE ci è sconosciuta proprio finché non facciamo un nuovo passo verso il prenderci cura di noi stessi e lo sviluppo del nostro potenziale, per iniziare finalmente ad accedere a tutte le nostre risorse.

Può accadere infatti che rimaniamo "impantanati" nei nostri limiti: ansie, fragilità, paure e timori. Molto spesso nel mio lavoro mi rendo conto di come sia molto più efficace aiutare le persone a potenziare i propri punti di forza, le proprie risorse, piuttosto che concentrarci troppo a lungo su ciò che non va. Spesso sono proprio queste risorse a rappresentare la chiave di volta per ritrovare il proprio equilibrio, un pò come avviene in una buona ricetta: ingredienti che sanno equilibrarsi e compensarsi, dove il dosaggio e il peso di ogni singola parte deve essere presa in considerazione nel suo tutto, nel risultato finale.                                                                                                                                                             

Era Ferragosto quando ho pubblicato l'articolo "CONSIGLI PER PIACEVOLI ED UTILI LETTURE", ora con l'avvicinarsi delle feste natalizie si presentano occasioni per dedicare tempo alla lettura e siamo spesso alla ricerca di qualche pensiero da mettere sotto l'albero, in questo caso un libro è sempre una buona idea.
Ecco allora che vi ripropongo di prendere spunto dal mio articolo (LEGGI) al quale vorrei aggiungere qualche idea per i più piccoli! Ascoltare una storia arricchisce il vocabolario e le competenze linguistiche dei bambini, stimola il loro cervello e ha un grande potere nello sviluppo emotivo che deriva, non solo dalla lettura scelta, ma anche dalla relazione esclusiva e complice che si stabilisce tra il bambino e il lettore.

Adatti a partire dai 4 anni, a voi alcuni suggerimenti per gli acquisti di Natale:
Se chiedessimo ad un bambino "Cosa vuoi fare da grande?" sicuramente ci risponderebbe: il poliziotto, il pompiere, il medico, la ballerina, la scienziata, ma  l'ideale sarebbe che ci rispondesse anche: "VOGLIO ESSERE FELICE!". Dunque, cosa significa esattamente "essere felice"? E davvero la felicità può essere una scelta?
Essere felice non significa trovare il compagno o la compagna ideale, fare il lavoro ideale, avere lo stipendio ideale